F2L - Free2Link

F2L – Free2Link

Un nuovo progetto è nato dalla collaborazione di Progetto Tenda Torino, DRC Greece, LABC, CWEP Poland e Nesta Italia per combattere l’adescamento online di donne e ragazze.

Il progetto Free2Link mira a collegare le organizzazioni che lavorano nei sistemi di asilo, i programmi di integrazione e il sostegno alle vittime della tratta in Italia, Grecia e Polonia per aumentare la capacità del loro personale in prima linea, nonché delle reti pubbliche e private, nell’identificazione precoce delle vittime di e-trafficking. Nonostante stia emergendo come uno dei metodi principali per lo sfruttamento sessuale di donne e ragazze, l’e-trafficking rimane poco compreso e quindi scarsamente affrontato nei paesi di accoglienza. È fondamentale non solo collegare il personale in prima linea, gli enti privati e pubblici già operanti a sostegno delle vittime di tratta, ma fornire loro una conoscenza aggiornata delle sue nuove manifestazioni e strumenti innovativi per contrastarla, con l’obiettivo di promuovere il dialogo, il sostegno e la definizione delle politiche.

Attraverso il progetto “Free2Link” le organizzazioni della società civile e le autorità pubbliche uniscono le forze per elaborare e diffondere le conoscenze per prevenire l’online trafficking, costruendo insieme una piattaforma web di sensibilizzazione.

 

Obiettivi

  • Costruire una conoscenza aggiornata e accessibile sull’e-trafficking;
  • Creare una piattaforma online, multilingue e multiutente sull’e-trafficking a accessibile dal personale e dalle parti interessate per migliorare l’identificazione precoce delle vittime;
  • Formare il personale in prima linea, gli attori pubblici e privati (comprese le autorità locali e le forze dell’ordine) sull’uso della piattaforma attraverso corsi in presenza e moduli di e-learning;
  • Sensibilizzare sul fenomeno dell’e-trafficking. Saranno organizzate attività di divulgazione e comunicazione dedicate in Italia, Polonia e Grecia per integrare l’esperienza raccolta sull’e-trafficking, saranno coivolte anche le autorità regionali e i rappresentanti di altri paesi di destinazione dell’UE.

Focus delle attività formative saranno  il reclutamento e lo sfruttamento online, l’uso del dark web, ma anche dei social media, app e siti comuni per ricattare e costringere le donne allo sfruttamento sessuale e  le misure di mitigazione possibili. Il progetto  si concentra sull’emersione precoce di casi di tratta o tentata tratta e sullo sviluppo di misure preventive aggiornate, invece della protezione post-sfruttamento.

Il risultato è un’assistenza rafforzata alle vittime nei contesti di accoglienza e una comunità di internazionale competente supportata da strumenti e formazione dedicati.

Il progetto è finanziato dal programma per i diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza dell’Unione europea (2014-2020) della Commissione europea e sarà completato in 2 anni.

“Con il lockdown e gli effetti della pandemia globale da Covid-19 sempre più persone si sono ritrovate chiuse in casa con il solo tramite di uno schermo per interagire con la realtà. Questo ha agito anche sul fenomeno della prostituzione, che si è spostato dalle strade al web, soprattutto per quanto riguarda lo sfruttamento delle vittime. Il fenomeno è cambiato rapidamente e dobbiamo essere pronti a capirlo e aggiornati per affrontarlo, per allontanare le ragazze da questa forma ignobile di sfruttamento.” – Cristina Avonto, Presidente di Progetto Tenda.

Scrivi a: free2link@progettotenda.net

Per maggiori informazioni visita: free2link.eu

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