“Progetto tenda mi ha aiutato con tutto quello che ho chiesto. Quando non riuscivo a trovare una casa mi hanno fatto rimanere nei loro alloggi”.

Quella di Laiba è una storia di coraggio, determinazione e intraprendenza.

Laiba arriva in Italia dal Pakistan nel 2018, all’età di 18 anni, con l’intenzione di studiare medicina all’università di Torino.

L’inizio della sua esperienza non è quello che sperava: non passa il test di ingresso, così si iscrive ad un’altra facoltà in italiano, ma non parlando bene la lingua non riesce a frequentare i corsi.

Non le rimane che trovare un impiego in cui non sia necessario parlare l’italiano, e così inizia lavorare come rider facendo le consegne in bicicletta.

Nel 2020 prima del Covid torna in Pakistan a mani vuote. Il padre vuole che si sposi subito, visto che non è riuscita a laurearsi all’università. Ma Laiba non ha alcuna intenzione di sposarsi, è determinata a tornare in Italia a tutti i costi e riprendere gli studi.

Così con l’aiuto della zia e della madre riesce a scappare dal Pakistan, all’insaputa del padre.

Una volta tornata in Italia fa domanda di asilo, che viene accolta un anno e mezzo e dopo.

Alla fine del 2021 Laiba entra negli alloggi di Progetto Tenda e inizia un percorso di autonomia, che la porta a fare un tirocinio come receptionist in uno studentato. Nel frattempo frequenta i corsi di italiano e torna a iscriversi all’università, questa volta in Business Management.

Adesso è al secondo anno di università ed è stata assunta come receptionist in un’altra residenza studentesca.

Dopo un navigare su un mare di incertezze, Laiba ha raggiunto finalmente la sua stabilità, circondata sia dai membri della comunità pakistana, sia da quella italiana. Torino è diventata la sua casa, un luogo in cui a poco a poco ha costruito le basi solide della sua vita, sebben lontana dalla sua famiglia e terra d’origine.

Foto e testi di Chiara Maggiore    

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