In questo momento così unico e difficile per tutti, l’équipe del Centro per Famiglie “Arcobirbaleno” mantiene, per quanto possibile, “contatto” e continuità nelle relazioni con le famiglie che fino a qualche giorno fa incontrava fisicamente.
Lontani ma sempre connessi, un ossimoro, che prende la forma di uno schermo attraverso il quale veicolare la vicinanza “mettendoci la faccia”: quotidianamente, attraverso la nostra pagina Facebook e una chat dedicata di Whatsapp, forniamo spunti per attività ludiche, educative e di riflessione sulla genitorialità e i bisogni dei bambini legati a questa particolare esperienza. Ci stiamo attrezzando per poter ricreare la comunità di Arcobirbaleno in una forma virtuale tenendo in considerazione i diversi livelli di conoscenza delle tecnologie delle nostre famiglie. Pensiamo anche ai “nonni”!!!
Grande attenzione è dedicata al mantenimento dei rituali che svolgiamo quando siamo con le famiglie ad Arcobirbaleno, passando dal tè alla menta agli esercizi di meraviglia e stupore. Le routine, vecchie e nuove, sono importanti, poiché aiutano il bambino ad orientarsi e a dare un senso alle giornate, ancor di più quando vengono sconvolte come accaduto in questi giorni.
Un aspetto che è emerso in questo frangente è la difficoltà di arrivare a tutti, ad esempio alle famiglie che vivono in condizioni socio-economiche disagiate e alle famiglie straniere che non sempre utilizzano i social: per questo, e per sostenere maggiormente i nuclei più soli e fragili, utilizziamo anche le videochiamate, che ci permettono in questo modo di “vedere” come sta l’altro e di “essere visti” attivando l’aspetto affettivo ed emotivo della relazione: è sempre una grande emozione per i bimbi vedere le educatrici, ed è un sostegno per le famiglie più fragili, per alleviare il senso di smarrimento, intermittenza e precarietà che regna in questo tempo sospeso.
Diversamente per quanto fatto con il Centro non è stato ancora possibile trovare una modalità per dare una nuova forma ai laboratori sulle emozioni che stavamo svolgendo all’interno di alcune scuole dell’infanzia del territorio; al rientro sarà molto importante dedicare tempo e risorse alla rielaborazione di questo taglio repentino, di questa cesura che il coronavirus ha portato anche nella vita scolastica.
Un aiuto ci arriva anche da Elena, allegra studentessa di Scienze dell’Educazione, che ha dovuto dare una nuova forma al suo tirocinio presso Arcobirbaleno: nonostante sia rimasta ad Asti, dove era andata a trovare i genitori qualche giorno prima dell’avvento delle restrizioni, continua, a distanza e grazie alla tecnologia, a fornirci suggerimenti interessanti e “freschi” sulle molteplici attività creative da proporre ai “nostri” bambini.